venerdì 12 aprile 2013

I Sondaggi a pene di segugio

Mi sono imbattuto in questo allucinante sondaggio di Ballarò. Traslando sulla medicina si poteva chiedere "VUOI GUARIRE O VUOI COMPRARE LE MEDICINE?". Scusate ma che cazzo di domanda è? Per guarire SERVONO le medicine.
Tornando a noi, è ovvio che se fai una domanda del genere a uno che ha perso il lavoro (o non lo trova) ti dice che la priorità è dargli un lavoro, ma le due cose sono inscindibili.
L'italia spende all'incirca 16 miliardi in più per la politica rispetto alla Franca, dove credo nessuno possa dire che non c'è democrazia. Bene vuol dire che possiamo sicuramente risparmiare almeno 10-12 miliardi di euro OGNI ANNO senza perdere in democrazia.
Con 10 MILIARDI all'anno di risparmio hai voglia le iniziative in favore del lavoro che si possono fare!
Un sondaggio degno di questo nome dovrebbe semmai chiedere su cosa intervenire prima. Costi della Politica? Costi per l'evasione? Corruzione? Malavita organizzata? Sanità? Giustizia? Eccetera.


martedì 9 aprile 2013

50 sfumature di figo



Ho letto questo libro, pieno di aspettative e curiosità, "finalmente l'uomo visto dalla donna", "il  sesso come lo vorrebbero loro" e amenità simili.

Dunque l'uomo-tipo della donna deve essere (in ordine sparso):
- bello come il sole, giovane, educato, profumato anche quando suda (probabilmente piscia champagne e caca saponette), affascinante carismatico super-sexy attraente magnetico avvampante in ogni situazione esistente (James ci risparmia solo quando è al cesso, ma senz'altro anche lì)
- ricco sfondato (ma per meriti suoi)
- giovane, graniticamente monogamo (non degna di uno sguardo le decine di donne che gli sbavano addosso, ma non è colpa sua, è proprio che non le nota), generoso, altruista, protettivo
- che sappia volare, navigare, suonare, lottare, ballare, scopare (a ripetizione) in modo sovrumano (e probabilmente molte altre cose a chiusura dei tre libri), ma sia imbranato in cucina (embè la donna in qualcosa deve ritenersi utile)
- forte, determinato, ma anche con qualche dramma infantile (così la donna può giocare a fare la mamma-chioccia)
- onesto, sempre sincero (al massimo reticente), non mente mai
- freddo, duro, implacabile, nessuno gli mette soggezione e tutti hanno soggezione di lui, ma anche timoroso e insicuro di se (tanto da ritenersi inadeguato ad essere amato)
- vero gentleman, gentile, premuroso (da le sculacciate ma subito dopo estrae la crema lenitiva)
- musicalmente onnivoro (per non scontentare nessuna)
- sportivamente onnivoro (fa un po di tutto, infatti ha un fisico da dio Greco)
- incapace di sentire stanchezza o fatica malgrado dorma 2-3 ore a notte
- munifico con i suoi collaboratori, che infatti lo adorano, convincente con tutti i suoi clienti,  stregatore di donne (ma involontariamente, vedi monogamia)
- vuole abbattere la fame del mondo ma fa profitti spaventosi (non si spiega come si conciliano le due cose)
- Non fa mai nessuno sfoggio della sua ricchezza, d'altronde uno che guadagna "100.000 euro l'ora" (parole sue) non ne ha bisogno, ha sempre il massimo di qualsiasi cosa
- privo di difetti fisici (che so un neo, l'ascella pelosa, alito pesante... no pure i piedi sembrano scolpiti)
- non mostra mai cattivo gusto per ciò che compra, nè per quello che mangia, per quello che beve, per i collaboratori di cui si circonda, è tutto squisito bellissimo indovinatissimo devotissimo  professionalissimo
- E' un vero uomo, ma a volte per le sue attività preferite diventa un bambino (vedi al capitolo "mamma-chioccia")
- Enigmatico, poco loquace (per quel piacere da uomo tenebroso, e naturalmente per rendere lunghissimo il romanzo)

E poi naturalmente abbiamo la ragazza, altro essere idilliaco:
- tutti gli sbavano addosso la le non se ne accorge
- lui è ricco e gli regala qualsiasi cosa ma a lei non sta bene
- lui vorrebbe farla lavorare in una sua società o meglio, mantenerla, ma niente da fare
- lei si trova un altro lavoro e lui si compra l'azienda dove lavora, e lei si arrabbia
- lei è inappetente, pensa a tutto tranne al cibo, si ricorda di alimentarsi sotto pressione di lui
- lei è ingenua e, naturalmente, alla sua prima esperienza sessuale, sembra che per 21 anni abbia vissuto su un altopiano tibetano.


La trama, poi, superlativa, dunque si può riassumere in: scopata-litigata-scopata-discussione-scopata-seratafantastica-scopata-scopata-scopata-rivelazione-scopata-scopata-tilascio-scopata-tiriprendo-scopata-scopata


Cioè, serviva la James per capirlo????

martedì 19 ottobre 2010

La legge secondo Silvio


Stamattina fantasticavo sulle assurde pretese di Silvio, è mi è venuta in mente una storiella che all'estero farebbe ridere, qui sarebbe terribile verità.

Poniamo che Silvio, così, per passare il tempo, guidi una dei suoi macchinoni. Essendo magari decenni che non guida di persona investe un passante. Bene, ecco cosa succerebbe in Italia.
FASE 1: Negazionismo. Ci sono le prime indiscrezioni, ma tonnellate di pdiellini, dai senatori all'ultimo dei galoppini, giurerebbe che lui era altrove anzi non c'è stato nessun investimento, è colpa dei giornali di sinistra che spargono odio.
FASE 2: Un amico si immola. Le indiscrezioni aumentano, alla fine risulta che un'auto di proprietà di Silvio ha investito un passante, dunque salta fuori un amico che, ovviamente disinteressatamente, dice che era lui alla guida. Gli ha rubato le chiavi dell'auto che lui non può permettersi per farsi un giro.
FASE 3: Giustizia ad orologeria. Sfiga vuole che una telecamera, posta davanti ad una banca, filma l'investimento. Alla guida sembra proprio Silvio, o comunque uno che non c'entra niente con l'amico immolato per Sua Bassezza. I PM, loro malgrado (l'auto è la sua, alla guida sembra lui), iscrivono Silvio nella lista degli indagati. Tuona Cicchitto: uso politico della magistratura! Esplode Rotondi: giustizia ad orologeria!
FASE 4: Interviene Ghedini. Urge legge ad-personam. L'apposito Ghedini butta giù una riga e mezzo: Investire un passante non è reato, al limite si paga una ammenda e pace fatta.
FASE 5: Manifestazioni di Odio. Piazze piene, giornali a tutta pagina, associazioni "vittime della strada" sul piede di guerra, Napolitano monita, brutto clima di odio.
FASE 6: Intervengono i difensori della legalità. Qualche parlamentare, salutato come un eroe, comincia ad eccepire che la legge favorirebbe uxoricidi, regolamenti di conti, vendette, assassini su commissione ecc.. Bene, Ghedini comincia ad emendare la legge per accontentare i pignoli: non vale se investi il coniuge... e se ammazzi l'amico? Ok, non vale se investi un conoscente. E se pago qualcuno per farlo? Ok, non vale se...
Alla fine la legge di una riga e mezza (Silvio direbbe "il cavallo") si trasforma in un mostro giuridico di 54 articoli, 1230 commi, 700 pagine ("l'ippopotamo").
FASE 7: Napolitano fa il difficile. L'obbrobrio non piace a Napolitano che, per carità, se c'era scritto "Silvio può investire chi vuole" l'avrebbe firmato, ma così c'è il rischio che qualcuno, magari auto munito, lo faccia secco. Meglio un bello stop ai processi e ne riparliamo tra qualche anno.
FASE 8: Intanto fermiamo tutto. Ok, si fa una bella legge che blocca i processi a Lui (per farlo governare serenamente, per carità), e ci ripensiamo tra un paio d'anni.

L'idea invece che un tizio che investe un passante e magari lo ammazza paghi la sua colpa, indipendentemente da come si chiama, non sfiora nessuno, nella Repubblica delle Banane.

lunedì 2 agosto 2010

Berlusconi fascista? Maddechè?


Spesso il mantra del giornalismo libero e dell'IdV è "Berlusconi (piduista e) fascista".
Mia nonna (comunista DOC), lo descrive così: c'era si una forte repressione, una compressione delle libertà personali, però la notte si poteva girare senza paura di essere aggrediti, le strade erano pulite, le città ordinate, i mezzi pubblici in orario, c'era lavoro (almeno per chi aveva la tessera fascista), si costruivano opere vere, si bonificavano paludi, si costruivano strade, si motorizzava l'Italia. Il fascismo "inventò" la pensione di anzianità, e quello che oggi chiamiamo "welfare".
Che c'entra tutto questo con la politica di Berlusconi?
I tagli alla sanità sono fascisti? E i tagli alle forze di polizia? La delegittimazione della magistratura? E le (grandi?) opere annunciate, mai iniziate ma già costate milioni? E' fascista lo scudo fiscale? E il processo breve? E le privatizzazioni? E l'assommarsi di un incredibile potere mediatico ad una persona (non in quanto leader di un partito, ma proprio in quanto persona privata)? E la cultura dell'illegalità, dell'impunità e della evasione fiscale? Ce lo vedete il Duce a dire che è "morale" una certa quantità di evasione fiscale?
Tutto questo io lo chiamo sfascismo! Il fascismo era la persecuzione di un'ideale, giusto o sbagliato che sia, lo sfascismo è la legge del più forte, è trasformare l'Italia in una gigantesca mangiatoia per cricche e mafie, è misurare la libertà della persona in base al censo e alle conoscenze/parentele.
Questo con il fascismo non ha nulla a che vedere.

Il brutto addormentato

E così Fini, dopo 17 anni di leggi ad- personam, dopo aver sottostato alla devastazione territoriale a suon di sanatorie & condoni, dopo aver supinamente accettato iniqui scudi fiscali, leggi pro-mafia e/o criminogene, dopo aver lasciato che Berlusconi monopolizzasse l'agenda politica con i problemi suoi e delle sue aziende, finalmente eccolo aprire gli occhi e dire che il premier ha una gestione "aziendale" (vedi alla voce "dittatoriale") del partito.
Bene vedremo se, come in "sleepers", si tratta di un risveglio temporaneo per poi tornare nel suo bel sonno dorato, o se sarà conseguente alle parole fin qui spese.

SOGNO (UTOPICO?)
Cade il governo "B", sale un governo tecnico/di unità nazionale/temporaneo che mette a posto la legge elettorale, il conflitto di interessi e magari vara pure una legge finanziaria equa, dopodiché si vota e si elegge una persona onesta che ha a cuore i problemi del Paese.

mercoledì 23 giugno 2010

IL POSTO PUBBLICO E IL LAVORO


Non parto prevenuto, però devo dire che il fannullismo nella P.A. non è sempre un luogo comune, almeno nei ministeri. Il mio ultimo ricordo risaliva a oltre 10 anni fa, quando feci un lavoro come consulente al Ministero dell'Economia. Ebbene immaginetevi uno stanzone immenso, con soli 3 impiegati (due donne e un uomo). Giornata lavorativa dei 3:
- arrivo ore 8.30 (a volte anche prima), appendono giacca e cappotto e via al bar (interno) e all'edicola (interna pure quella)
- ritorno alle 9.30-10.00, comincia il giro di telefonate ad amiche, parenti, mamme, naturalmente a costo della collettività
- ore 11.30. Pausa
- ore 12.00. Di solito si parla di ferie, permessi e malattie (i 3 si organizzavano pure quelle, evidentemente sapevano già quando si sarebbero ammalati e si organizzavano per non lasciare l'ufficio vuoto)
- ore 12.30 - 14.00. Periodo interamente dedicato al pranzo, tra preparativi, caffè, giri vari, spesa.
- ore 15.00. La giornata è quasi finita, non rompetegli troppo le scatole, qualsiasi cosa gli chiedete si fa "domani".
- ore 15.30. Si va via, cioè l'uscita è alle 16.10-17.10 ma una mezz'oretta per rimettersi il cappotto glie la vogliamo dare?

In una settimana di lavoro in quell'ufficio li avrò visti lavorare veramente non più di tre ore. Tre ore a settimana: fannullismo?

Ok, però i tempi sono cambiati, siamo passati per diversi "governi del fare", quelli che hanno "introdotto la meritocrazia", ecchediamine!
Caso vuole che un mio collega vince un concorso per lo stesso ministero. Mi chiama ieri, in due mesi di "lavoro" non gli hanno nemmeno dato un postazione fissa, e non sa bene cosa dovrà fare, in compenso ha già diritto:
- a 30 giorni di congedo parentale (per la figlia) interamente pagati (da noi)
- a 3 giorni di ferie-paternità per il nascituro (quindi presto avrà 60 giorni di ferie bimbo)
- a usare la mensa e bar interni a prezzi anni '80 (pranzo completo, dall'antipasto all'ammazzacaffè, 4.20, cappuccino e cornetto 85 centesimi, ecc.)
- a prendersi le ferie quando e come vuole, almeno per ora non ha nessun vincolo (a parte non sforare il quorum massimo)
- a pascolare per il ministero senza che nessuno gli dica nulla
- a girare per i negozi di viale Europa
- elasticità d'orario (può entrare tra le 7.30 e le 9.30, secondo come si alza la mattina)
- benefit vari (buoni pasto, assicurazioni, convenzioni, ecc.)

Non voglio prendermela con tutti i dipendenti pubblici, ci mancherebbe, ci saranno sicuramente infermieri, magistrati, docenti ecc. che si fanno un mazzo tanto, però il dubbio sovviene: non è che c'è chi ruba lo stipendio?

SOGNO UTOPICO
Una P.A. efficiente, dove si premi il merito e si penalizzino (fino al licenziamento) i "furbi".

lunedì 14 giugno 2010

L'oppio dei Mondiali


Una volta era la religione l'oppio dei popoli, oggi lo è il calcio.
Non per nulla Berlusconi vuole accelerare al massimo la legge-bavaglio sulle intercettazioni. Se chiude mentre gli italiani sono tutti presi dai mondiali, i TG compiacenti avranno buon gioco a mandare la notizia alle 23.00 a favore dei nottambuli.
Per questo il mio augurio è che l'Italia esca presto dai mondiali, prestissimo. Prima finisce questo circus, prima gli italiani avranno qualche argomento calcistico in meno di cui parlare e leggere, più potranno informarsi di cose che lo riguardano un pò più direttamente.

Quindi Italia fatti un favore: esci dai Mondiali.